Che cos’è il PVC?
Il PVC (polivinilcloruro) è un materiale plastico composto per il 43% da etilene proveniente da petrolio e per il 57 % da materiale rinnovabile, il comune sale da cucina.Trova spazio in molte applicazioni ed è una delle materie plastiche più diffuse e utilizzate al mondo in settori che vanno dall’edilizia all’imballaggio alimentare e farmaceutico, dalla produzione di presidi medico-chirurgici alla cartotecnica e alla moda.Ha una lunga durata, un buon rapporto qualità-prezzo ed un basso impatto ambientale, è impermeabile ai liquidi, ai gas ed ai vapori, è un materiale stabile ed inerte, resistente alle intemperie ed autoestinguente.
Il PVC può essere prodotto in sospensione o in emulsione.
Vengono impiegate diverse tipologie di additivi:
- stabilizzanti che impediscono l’invecchiamento e la degradazione termica del prodotto
- plastificanti per conferire al prodotto flessibilità ed elasticità
- lubrificanti per facilitare la lavorazione della mescola nelle macchine trasformatrici o per conferire ai corrispondenti manufatti particolari caratteristiche, ad esempio la resistenza alla luce e all’atmosfera
- pigmenti per colorare
Come viene riciclato?
Il riciclo avviene per tre canali principali:
- riciclaggio meccanico – producendo nuovi prodotti usandone dei vecchi
- riciclo a materie prime – recupero dei prodotti chimici di base come l’acido cloridrico
- messa a discarica – per prodotti/manufatti non riciclabili ed i residui di riciclaggio ed operazioni di recupero
La ns. Società ha partecipato al progetto avviato dall’industria del pvc nell’ambito del piano decennale si sostenibilità ambientale Vinyl 2010, diventando socio Recovinylche si è occupata di promuovere, sostenere e finanziare iniziative volte al recupero di pvc, assicurando così una fornitura costante di resina di provenienza post-consumo all'industria europea del riciclo.
Con che cosa facciamo i ns. arredi?
La scelta della ns. Società è stata quella del riciclo meccanico: i materiali riciclati nel corso di questi anni sono stati diversi.
- il pvc viene separato da altri materiali (legno, ferro, gomma)
- gli scarti vengono ridotti in piccoli pezzi con mulini macinatori
- i piccoli pezzi vengono estrusi, se necessario, con pvc di materia prima
Come avviene l’estrusione?
Il pvc ridotto in piccoli pezzettini, viene convogliato, tramite un contenitore con forma ad imbuto, all’interno del corpo principale della macchina detta trafila o estrusore, costituito da un cilindro entro il quale ruota una vite senza fine. Nella lavorazione, la mescola di PVC è immessa nella tramoggia del cilindro, ove viene progressivamente riscaldata fino a fondere, anche per effetto del lavoro meccanico della vite stessa che, ruotando la omogeneizza e la trasporta, sospingendola verso il foro d'uscita. Questo, detto filiera o matrice, è sagomato secondo il profilo che si vuol dare al manufatto: può essere quindi a sezione piatta per la produzione di film o di laminati, a sezione di corona circolare per la produzione di tubi o film tubolari, a sezione elaborata per la produzione di profilati. Nella co-estrusione, il pvc riciclato viene estruso in contemporanea con il pvc di materia prima che ricopre il profilo, per rendere più omogeneo il colore e offrire una maggiore resistenza agli agenti atmosferici.
All'uscita della filiera il prodotto viene raffreddato in modo che assuma definitivamente la forma voluta. Successivamente si procede all’assemblaggio manuale dei vari profili.